Negli uffici hanno chiesto di abbattere il monte ferie, il calendario dice che c'è un magnifico ponte e così ci siamo sentiti costretti (N.d.r. "costretti") a venire al mare per il piacere di passare del tempo con i bambini. Sono i nostri bambini…le creature che racconteranno di noi, il nostro futuro, la carne della nostra carne, i due angeli che abbiamo aspettato per tanti anni…
AIUTOOO...7 giorni in famiglia noi 4, cioè noi con loro o meglio: loro CONTRO di noi…loro, i nanidagiardino, i mostri che hanno okkupato la nostra casa e a breve si porteranno anche gli amici, quei due che solo uno sopra l'altro fanno una persona, loro che possiamo contare i loro anni sulle dita di una mano sola…loro sono…il nemico! E per definizione non si può parlare di "vacanza" in presenza di "nemici"!
Ma dico, sette giorni?? Cosa ci è saltato in mente?? Da soli con loro? Senza via d'uscita, senza un nonno, una zia, una vicina di casa, una babysitter raccattata in autostrada? Ci siamo condannati ai lavori forzati, 7 giorni di carcere duro (oddio...un'amica ha preso il 41bis a Milano: nanodagiardino malato, marito che lavora tutti i giorni del ponte, genitori e suocera in villeggiatura e biglietto per Roma diventato coriandoli!! A lei tutto il mio rispetto)
Ieri era la prima giornata. Quella delle valigie (sempre tante, troppe e con una quantità infinita di cose dimenticate), quella del viaggio, dello spostamento, praticamente una giornata facile…ahahah…illusi!
Partire è stata un'impresa perchè LORO avevano mille cose da fare che non fosse salire in macchina. Arrivati al mare si sono scatenati perchè qui hanno anche gli amici (altri mostri alti 1 metro) con cui coalizzarsi e correre ovunque (qui è tutta isola pedonale, SEMBRA facile da gestire se non che c'è tutta la Lombardia e quindi una giungla di gambe in cui i nanidagiardino si confondono).
Li abbiamo rincorsi dappertutto, salvati da rocambolesche cadute perchè devono saltarecorrerecamminarefarelalotta tutto contemporaneamente. Li abbiamo inutilmente rimpinzati di aperitivo dato che uno si è riempito la bocca di noccioline e le ha contestualmente vomitate tutte (al bar), uno ha mangiato 3 patatine e ha stabilito fossero la sua cena (sic), una ha cercato di mangiare anche il vassoio di legno del pinzimonio non concordando sull'inopportunità del gesto e dimostrando la sua contrarietà sdraiata sul pavè. Siamo arrivati a casa tardi con i nani super eccitati. La "bedtime routine" è diventata infinita, confusa, rumorosa e agitata. L'inquinamento acustico in casa ha raggiunto livelli inusitati tanto che il capo famiglia, il mio maschio alfa, l'uomo che ho scelto per mettere al mondo la mia progenie ha dichiarato:
"Io amo la mia famiglia. Mi sono svegliato stamattina ed ero felice, ho sentito di amare davvero i miei figli. A mezzogiorno ho provato dell'affetto per i nanidagiardino. Alle 6 provavo della stima per "loro". Adesso ho capito che siamo solo parenti e niente più. Che Morfeo si faccia carico delle prossime ore perchè io a breve inizio le pratiche di disconoscimento."
Ieri era il primo giorno. Ce la faremo a rientrare a Milano nella stessa formazione con cui siamo partiti? Io credo che quando tornerò in ufficio farò formale donazione delle mie ferie alla mia giovane collega: a 20 anni le ferie sono necessarie, a 40 anni e 2 figli, se ne può fare serenamente a meno.