Mini porta il nome di un grande condottiero del Nord, uno stratega, un combattente, “il Re Sergente", severo, militare, un leader naturale! ….In realtà somiglia molto di più a Quinto Fabio Massimo, "il Temporeggiatore" :
- è di una lentezza esasperante: tra il dire e il fare ci sono varie altre priorità
- è più intellettuale che fisico, cerebrale, contorto e complicato: un politico naturale, la dialettica è il suo pane vero: la ragione che porta alla verità: LA SUA però
- è un oratore sopraffino, un negoziatore: dato un assunto di partenza (qualsiasi), conduce il suo interlocutore al suo esatto contrario senza lasciargli via di scampo
- è affettuoso ed empatico – freddo e razionale!
- è prudente, attento, pasticcione, distratto, pigrissimo, intellettualmente sfidante, rispettoso e scientemente anarchico. E' difficile essere autorevoli con lui, difficilissimo essere autoritari, ha sempre in canna un'argomentazione o una risposta: "cosa intendi, precisamente? ti devo far notare, ti devo chiedere, devo finire, fare, giocare, andare, guardare, non voglio, non volevo, pensavo…bla bla bla"
- è capace di analisi e di collegamenti a cui non riusciremmo a pensare. Io e Maxi abbiamo svariate sinapsi e titoli da esibire e spesso rimaniamo senza argomenti: "non sono io che sono distratto, sei tu che hai fatto due richieste ravvicinate uguali e contrarie"; "lo so come si dice in inglese, ho scelto io di dirlo come voglio perché io non sono inglese"
Ha un cervello che viaggia a tremila all'ora e un fisico che
lo segue con calma. Conduce tavoli negoziali, affascina le folle ma dal divano.
Da grande vuole fare l’ingegnere ma 2+2 fa 22 – però la spiegazione con cui lo
dimostra è inattaccabile.
Volergli bene è un'altalena isterica di amore assoluto e
assoluta nevrosi. Gli allenatori abdicheranno e le maestre cambieranno mestiere
ma noi lo troviamo simpatico. Ogni tanto.
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Micro porta il nome di un’Imperatrice potente e di una Regina
caparbia. Lei è coerente con il suo nome importante anche se in verità le
starebbe tanto meglio Attila. E' veloce come una scheggia, devastante come un uragano (ecco a chi somiglia veramente al suo omonimo uragano, uno per altro che ha fatto davvero casino!). Al suo passaggio lascia una scia di devastazione e caos.
- è un'esperta in logistica: sposta oggetti, raccoglie cose di ogni genere, dimensione e peso in ogni luogo. Accumula, sparge, recupera, movimenta, modifica, ritaglia, incolla (tutto contemporaneamente)
- ha un tempo di comporto minimo nell'alternanza delle emozioni (noi sì però), passa dal riso al pianto senza passare dal via!
- non ha tempo per il dolore, piange per nervi, frustrazione o per onore
- è permalosa e caparbia, determinata e prepotente. Dispone e organizza cose e persone puntando un indice microscopico ovunque e urlando sguaiatamente. Ha le dimensioni di un chiuaua e la forza di un molosso
- le sue regole sono rigorosamente non negoziabili. Somigliano alle nostre ma solo rivedute e corrette diventano applicabili!
- pretende risposte – hic et nunc altrimenti prende lei in mano le redini di un contraddittorio e lo gestisce imperativa e risolutiva
- è caparbia e competitiva: si allena fino allo sfinimento “sulle cose che non sa perché quelle che sa, le sa”. Da grande vuole fare le Olimpiadi o la veterinaria o la cantante (è stonata come una campana bucata ma nessuno ha il coraggio di dirglielo)
- è una donna cosciente del suo valore: con i maschi si impone solida e forte, con suo fratello invece piega le ginocchia e il crapino e lo guarda innamorata senza scampo
Noi abbiamo tutti paura di lei, tenerla a bada è una sfida. A lei non interessa quello che le succede attorno se
questo interrompe il suo personale flusso di pensiero o meglio di azione. Ha
una coordinazione mano-occhio e delle competenze fisiche inaspettate rispetto
alle sue minuscole dimensioni ma è davvero una grezza. Bisognerà lavorare sulle buone maniere, per esempio spiegarle
che su una sedia ci si siede e che quando parla con qualcuno sarebbe gentile non stare a testa in giù.
Volerle bene è un azzardo, un otto-volante di abbracci e
strilli. Gli allenatori dovranno inseguirla, le maestre dovranno sudare ma noi
la troviamo simpatica. A piccole dosi.
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