venerdì 12 aprile 2013

Sex e...dintorni

Ieri la vita era Sex and the City: ape al Just, cena al Qor, shot al Jazz, notte bollente sul divano, in un crescendo di passione ginnica per finire addormentati sfatti e soddisfatti fino a mattina inoltrata.
Oggi la vita è Sex and the Kids: merenda ai giardini, cena alle 7, shot di camomilla, notte…bè bollente se qualcuno ha la febbre, sul divano se qualcuno strilla, hot…se non c’è l’aria condizionata!
La presenza (per lo più molesta soprattutto di notte) dei nanidagiardino rende il rapporto di coppia più artistico, più complesso, più…sfidante. Però una delle domande che nella mia vita rimarrà senza risposta è: come si fa a fare 5 o più figli? Non intendo gestirli o altri bla bla pedagogico-emozionali, intendo proprio fare, nel senso di “fare i bambini”, la cosa delle api e dei fiori per capirci. Passare da 1 a 2 è facile: presenze, rumori e tempi di uno è un gioco da ragazzi. Quando sono 2 si passa a un nuovo livello di gioco. Da 2 a 3 è livello agonistico, da 3 in su…professionisti. Il quinto figlio è un miracolo. Il numero 19 dei Duggar è una battuta di Zelig.
Quando la mogliemedia riceve i gradi di mammamedia le notti bollenti diventano oggetto di programmazione. Mano all’agenda segreta (perché tutte le donne hanno un’agenda che i mariti non devono conoscere) e si fa planning: oggi, no devo stendere; domani…no, devo colorare il compito di storia; mercoledì andrebbe meglio….no, no no è impossibile, c’è la riunione al nido per discutere del pinzimonio biologico!! Forse giovedì ma, no c’è Montalbano in tv e guardare Zingaretti è meglio che guardare l’Homer Simspon che è diventato mio marito. Venerdì poi ho la lezione di Zumba e non mi riprendo mai fino al lunedì successivo.
Il povero marito - che non sa dell’agenda segreta, che non stende, non carica la lavatrice, la lavastoviglie, non piega i calzini, mediamente non sparecchia, non mette a letto i nanidagiardino - tenta l’approccio a sorpresa. E trova una statua di sale che alla fine della giornata vuole solo rilassare anche le unghie dei piedi, che ha mal di gola per aver urlato qualsiasi cosa a chicchessia, mal di schiena per aver portato a letto di peso un tot di nanidagiardino, mal di testa perché è rientrata a casa alle 7 e alle 9 si stava domandando perché non aveva accettato l’invito a cena dell’amica single, magra e riposata (e aveva capito perché il vero manager - maschio of course - organizza meeting strategici dalle 19 alle 21!!). Alla fine la derelitta cede, come facevano le bisnonne “non per piacere mio ma per dare figli a Dio”, che ai giorni nostri è declinato così: “non per piacere mio ma perché ci provi da 2 settimane e ormai hai gli occhioni del gatto di Shrek e stai evidentemente pensando alla nuova vicina di casa”.
Rapido controllo dei nanidagiardino, chiusura delle porte (è vivamente consigliato chiuderle a chiave), eliminazione di qualsivoglia fonte luminosa e anche se la poesia va scemando non importa. L’importante è la passione, il desiderio e….che i bambini continuino a dormire!
Poi però la mammamedia cammin facendo si ricorda di quando era una mogliemedia e prima ancora una fidanzatamedia e si ricorda che la Zumba casalinga non era poi così male. E allora la cosa si fa interessante e rilassante e divertente e coinvolgente e….e allora perché non lo facciamo anche domani? Mmmhhh….domani? no, amore, domani no, lo sai che domani devo lavare le verdure per tutta la settimana!
Una volta una saggia donna mi spiegò che c’è un motivo se i genitori iscrivono i figli a bizzarri corsi extra scolastici il sabato mattina, se non si fermano alle festicciole dei compagni di classe (a turno è una questione mors tua vita mea tra mamme). Il sabato mattina serve al papà e alla mamma per tornare a chiamarsi per nome, a guardarsi negli occhi mentre si parlano, ad abbassare il tono di voce. Un’occasione irrinunciabile per dare un senso alla convivenza con i nanidagiardino.

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