mercoledì 29 maggio 2013

La lista dei desideri...di oggi

Scrivere una lista dei desideri (che se fossi chic sarebbe una wish list), è catartico, divertente, rilassante. Scriverla e aggiornarla ogni tanto, magari anche spesso, è un modo per cambiare le sue priorità. Ogni tanto bisognerebbe esaudirne uno...perchè se no diventano sogni e non desideri.
Questa è la mia lista di oggi, tra il serio e il faceto:

Vorrei passare una giornata in un centro estetico: parrucchiere, massaggio, viso, mani e piedi e soprattutto la ceretta (per cui però vorrei l'anestesia totale). Tutto questo non fatto di corsa, a spizzichi e bocconi, rubando il tempo ad altro perché a casa mi aspettano...ma proprio con calma. Di solito dopo un po’ mi annoio ma questa è una “lista dei desideri”, quindi si può scrivere.
Vorrei perdere - entro domattina...vabbè dai, lunedì - almeno 15 chili.
Vorrei non avere il conto perennemente in rosso. Il colore in sè mi dona, ma pare che in banca preferiscano brillanti sfumature di nero…
Vorrei la televisione in camera perchè addormentarsi guardando la tv è uno dei piaceri della vita, anche se Maxi non è d'accordo.
Vorrei imbiancare il soggiorno, rifare la camera dei bambini e il bagno (che è un 1972 originale...quel vintage chic che ha stufato). Però come dico io…non al risparmio, passare la giornata con un architetto e la sua matita. Parlare, parlare, parlare mentre lui disegna, crea e lo fa diventare reale.
Vorrei un cuoco a casa...tutte le sere per trovare sempre la cena pronta. Ovviamente che sia giusta…equilibrata, sana, saporita, varia. Senza però dovergli dire io cosa fare e cosa comprare…deve essere autonomo, preparato, silenzioso e soprattutto gratuito. (il marito non vale, è il meno silenzioso e gratuito tra i cuochi).
Vorrei uscire tutti i giorni da casa preparata da vera party-diva: outfit fashion e make up coordinato. Adooro le parole moderne, adoro i programmi tv per cui vestirsi e truccarsi in fretta sono crimini esecrabili. Vorrei avere il tempo (e la voglia direi) di essere fashion anche per andare in cantina a prendere l'albero di Natale.
Vorrei organizzare tanti viaggi: in macchina, in moto, in aereo, in treno. Tante avventure in cui buttarci tutti insieme per ridere un sacco.
Vorrei che questo raffreddore ci lasciasse in pace: a me, a Maxi e alla nonna. Avrei dovuto dire: vorrei una giornata di sole, magari due e consecutive...sarebbe già un passo avanti.
Vorrei già sapere usare il motorino, fare un corso di portoghese, uno di pilates, di yoga, di italiano,  di inglese, magari tornare all’università (non serale, proprio da studente come una volta…lezioni, chiacchiere sulle scale…), andare in palestra, in piscina e a prendere i bambini all’asilo…tutti i giorni. O meglio: quando mi va, all'ora che mi va e nell'ordine che mi va.
Vorrei riprendere il filo di un discorso interrotto male con qualcuno che invece non ne ha tanta voglia, ma a me i film con il finale aperto mi sanno tanto di non finiti.
Vorrei dormire una notte intera, lunga e senza sogni, riposante e ricostituente…di quelle che ti alzi al mattino e sei una persona nuova.

Vorrei…tutto quello che troverò a casa questa sera: disordine, rumori, gridolini, proteste, i “tubini rossi”, lo sguardo affranto di Maxi, il suo mal d’orecchie e i suoi sbuffi da ciminiera e...il mio bagno del 1972.

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