lunedì 10 giugno 2013

Nonni 2.0 (che ieri erano genitori ma se lo sono dimenticato)

I genitori somministrano regole di buona educazione.
I nonni le demoliscono.

La buona educazione nel passaggio genitori-nonni è come la storia dei dischi che sentiti al contrario parlano del diavolo! I nostri genitori ascoltavano la musica nel verso giusto, allontanando anche solo il pensiero di cosa avrebbe potuto succedere girando il disco. Poi sono diventati nonni e hanno pensato bene di provare l’esperienza del disco al contrario…e hanno scoperto che la musica era moooolto più bella!

A TAVOLA IERI
“Stai seduto composto - Non parlare mentre mangi - Stai seduto a tavola finchè non abbiamo finito tutti di mangiare - Silenzio stiamo parlando noi grandi - Dovete mangiare quello che c’è (possibilmente tutto e ovviamente un piatto per tutti) - Chi telefona a quest’ora? E’ da cafoni chiamare a quest’ora - Alle 13 andiamo a tavola fai in modo di esserci, non mi interessa se vai a scuola a Lambrate, devi essere a casa quando lo dico io.”
OGGI
“Seduto bene amore bello - Mi racconti la tua giornata? - Certo che puoi alzarti, se hai finito di mangiare puoi andare a giocare - Non ti piace il minestrone con la rapa siberiana? Ti preparo subito della pasta, ho fatto anche gli gnocchi per lo zio, lo sformato per il nonno, l’insalata per la zia che è a dieta, ti posso fare della pasta al ragù - Vuoi mangiare un biscotto intanto che preparo la pasta? Guarda, ci sta chiamando la zia su Skype, così la salutiamo intanto che siamo a tavola - Non ti preoccupare amore, io apparecchio per le 12 ma la mamma arriva alle 13, il papà alle 13:30 e lo zio barbuto passa alle 14, ti scaldo qualcosa appena arrivi"

A LETTO IERI
“Dormire nel lettone è una bestemmia. Non desiderare il letto dei tuoi genitori, è uno dei comandamenti, ricordalo! - Alle 8.30 a letto o almeno in camera vostra ma non dalle nostre parti, dobbiamo guardare un film e dovete essere spariti prima della sigla - Domani è domenica, se aprite la porta della nostra camera prima delle 10.30 vi sarà tolta l’eredità per 3 generazioni a venire”
OGGI
“Amore bello, non riesci a dormire? E se venissi nel lettone? Vai pure prima tu così ti sistemi più comodo. Noi volevamo guardare un film ma veniamo subito a letto con te - Sono le 6 del mattino amore, non riesci più a dormire? Vuoi andare di là in soggiorno a giocare? Se vuoi ti preparo anche un po’ di colazione”

LA TV IERI
“Non dovete guardare la tv per più di 1 ora al giorno, la tv è il demonio, prima di guardare un programma io e la mamma lo dobbiamo validare - La tv non vi appartiene, l’abbiamo pagata noi e quando arriviamo a casa ve ne è interdetto l’accesso; c’è il telegiornale, l’approfondimento e il film (che per altro iniziava alle 20.30), quindi cercatevi altri giochi per intrattenervi che possibilmente non prevedano la nostra partecipazione” (per la cronaca, all’epoca, una tata severissssima spegneva la tv allo scadere dei 60 minuti, a prescindere da dove il cartone animato fosse arrivato…ho diverse puntate di lady oscar di cui mi manca il finale)
OGGI
“Certo che puoi guardare la tv ma se preferisci l’ipad del nonno non c’è problema - Stasera guardiamo insieme “La bella e la bestia” sulla tv grande, il nonno può guardare il telegiornale della notte, non ti preoccupare, si è dimesso il papa ma in fondo ne faranno un altro prima o poi”

I GIOCHI IERI
“Ragazzi, mi raccomando, non vogliamo trovare nemmeno un gioco in soggiorno - Il soggiorno è dei grandi non dei bambini, avete camera vostra giocate di là e mettete tutto in ordine prima del nostro arrivo”
OGGI
“Vuoi giocare qui con il nonno sul divano (N.d.r. quando era piccolo Mini ha messo un bruco con le ruote sul divano e i due nonni - uno schiaffo alla coerenza - lo hanno fotografato e lo hanno condiviso con amici e parenti ridacchiando compiaciuti delle prodezze del nipote!) - Facciamo le gare con la macchina a pedali in corridoio? - Dai, prendi il pallone che giochiamo al gol - No che non devo preparare la cena, resto qui per terra a giocare con te alle macchinine”


 
Vista la situazione di cui sopra, io e lo zio barbuto abbiamo recentemente pensato di fare un colpo di mano e tornare per una settimana a casa con mamma e papà, per prenderci una serie di rivincite da ex bambini compressi degli anni ’80!! E meno male che siamo i figli dei sessantottini. Mi sa che però quelli liberati erano solo loro, di noi si sono bellamente dimenticati!

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