martedì 16 luglio 2013

My bedtime/morning routine in versione 2.0


Bedtime routine e morning routine sono due “tag” di you tube. Mmbè? Due parole chiave che classificano una serie di video in cui ragazze (per lo più -ine) con un sottofondo di musica dolcissima raccontano le loro abitudini del mattino e della sera sorridendo tantissimo. Bevono tisane, si spalmano creme idratanti e maschere di bellezza specifiche ovunque (a 20 anni!), sedute a bellissime toilette d’altri tempi, fanno le coccole al gatto, si spazzolano i capelli 100 volte.

La routine perfetta della ragazza perfetta…del secolo scorso! E’ la Holly Hobby!

Ho deciso di smettere di fare il dinosauro e di partecipare al tag anche se dopo un’analisi attenta il mio video finirebbe nella categoria film horror.

Le mie due “routine” sono più simili all’urlo di Munch:
1) perché “dalle7alle9” (am e pm) è un tempo lastricato di buoni motivi per urlare anche a caso
2) per l’espressione atterrita delle mamme quando aprono la porta di casa

Nelle intenzioni della mammamedia, tornare a casa ha il sapore dell’abbraccio dei bambini, il profumo di bebè, il colore dei loro occhi. Nella realtà la porta si apre su uno scenario apocalittico: il bagno allagato, pezzi di cibo sul pavimento della cucina, il soggiorno (sì…una volta! ora è un hub “lost and found” di un aeroporto). Micro è un pasdaran. Dove passa fa danno, distrugge, semina, dimentica, trasporta… Sul pianerottolo, prima di aprire la porta ripeto 100 volte un mantra: “lasciate ogni speranza voi che entrate”.

Le urla iniziano al mattino alle 7: Micro apre gli occhi e urla perché è nata elegante. Dopo di lei urlo io - Drill Instructor di casa - perché al mattino i tempi sono stretti per definizione. Tra la mia routine e la loro c’è un gap organizzativo: la mia pipìlavaggivestiticolazionifuga conta un netto di 20 minuti. La loro: controllo giochi (non si sa mai che di notte spariscano), scelta dei giochi da portare a scuola (di solito improbabili), scelta dei biscotti da sbriciolare sul pavimento della cucina, interminabile negoziazione prima di cedere all’inevitabile procedura mattutina e uscita a skilift (io trascino e loro recalcitrano) per un netto di 200 minuti.

Le urla proseguono la sera alle 7 quando suona la sirena del turno serale della mamma. La Vision della routine è distonica ancora una volta: la mia è chiudere la giornata senza troppi drammi, la loro è iniziare una seconda vita con me, appiccicati, koalati, incollati a me (hanno ragione loro e torto io…sia ben chiaro). La storia della mamma che dopo una giornata di lavoro ritrova energie nascoste per amore dei pargoli è una gran balla, una leggenda metropolitana fatta circolare dalle mamme perfette! La mammamedia alle 7 è sfranta, sogna una doccia, un paio di pantofole e un Martini e invece trova nani che litigano, urlano, piangono, fanno opposizione e capricci inenarrabili per qualsiasi cosa.

La mia routine vera e propria in teoria è da manuale. Alle 8.30 circa Micro (ormai insopportabile): mettiamo a letto le bambole, salutiamo “i maschi”, chiudiamo le tapparelle e salutiamo la città, pannolino, dentimanimuso (neologismo efficace per evitare spreco di fiato), bibe di tisana, lettino con carolina, la mucca, il pupazzo viola, la stellina e la pezza (una mia maglietta che non recupererò mai più), saluti e baci.

Alle 8.45 circa tocca a Mini che spera sempre mi sia dimenticata di lui. E’ ormai più autonomo ma va marcato a uomo: pipì, denitmanimuso, lettino, saluti e baci e...fuga dalla zona notte prima che uno dei due cambi idea.

Ogni sera poi ha la sua negoziazione, lo scivolone, il ritardo per cui iniziamo sempre con un dolce “topibelli, è ora di andare a nanna” per finire con un acuto “spariteeeeee”.

La mia bed time routine? Lavatrice, lavapiatti, cucina, lavatrice, lavapiatti, tavolo della colazione, pipì, dentimanimuso (ovviamente), letto, libronanna (un tutt’uno inscindibile) oppure youtubenanna (cambia il media ma non il risultato). Tempo netto: 60 minuti, praticamente flashgordon, ma toccare il cuscino con la testa e dormire 4 ore prima che inizi il gioco perverso dei risvegli a scacchiera…non ha prezzo!

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