martedì 25 febbraio 2014

Tanti auguri a noi...di nuovo

Ore 6:00 - la sveglia: Oh My God. La prima sveglia da “Signore e Signora Maxi”….che cosa ridicola, adesso ci rifletto...ahhh nooo daiiiiii corri, è tardi, arriva il taxi, non c’è tempo per la colazione, muoviti, quanto sei lento, hai presto tutto? In un delirante incrocio tra un drill da addestramento reclute, un giorno feriale in cui non ha suonato la sveglia e il giorno della maturità in cui è sempre e solo e tutto panico.

Ore 6:40 - il taxi. Appuntamento sotto casa. Quale casa? La nostra casa qual è adesso? Dai che non è ora di fare filosofia, genitori e fratelli ci aspettano. Si parte. Luna di miele in famiglia? No, andiamo a sposarci. Di nuovo? Sì. Ci è piaciuto e lo rifacciamo daccapo ma da un’altra parte. Là dove abita il sole, dove il mare e il vento sono padroni di casa.

Ore 12:00 - pranzo vicino al mare. Si mangia, si chiacchiera…ci si rilassa. Poi qualcuno si ricorda che dobbiamo correre...di nuovo? Sì, ci sono un sacco di cose da fare ancora. In questi giorni ogni volta che ci si sta divertendo bisogna correre da qualche parte!

Ore 15:00 - Il vero giorno della marmotta. Un altro trucco, altre amiche, altre chiacchiere, altro abito. Niente panico però questa volta…ormai sono esperta!

Ore 16:00 - arriva Giovanni. Sì, lo stesso Giovanni, è stanco come noi ma secondo me ci ha preso gusto. Mi piace quello che lui vede attraverso l'obbiettivo. Sembro davvero bellissima. Oggi però è tutto diverso, ci siamo tutti e due nelle foto del prima, è un po’ strano, fuori dall’ordinario e molto divertente.

Ore 18:00 - ci risiamo. L’organo inizia a suonare, si aprono le porte. Io e Maxi prendiamo posto, insieme, vicini. Nuovo assetto, nuovo braccio a cui appoggiarmi. Qui non c'è il papà al mio fianco, è là davanti al primo banco che credo si goda lo spettacolo. Qui non c’è Paola dietro di me, oggi non mi serve uno spintone, ho Maxi al mio fianco per questo momento decisamente strano, comunque emozionante e intenso.

Ore 19:00 - anche qui sono la Signora Maxi. Davanti alla mia nuova famiglia, alla mia vecchia famiglia e agli amici che oggi sono meno lontani del solito.

Stasera è festa, festa davvero, festa per tutti. La festa che scioglie pensieri e paure, che chiude mesi di tensione, di decisioni, di parole, di attesa, di ansia che tutto vada bene. Adesso è andato, comunque…è andata. E’ ora di ballare, di cantare, di brindare in un tripudio di colori, profumi e musica.

Quando si chiude la porta della camera dell’albergo è l’alba, la festa è finita. Adesso siamo una famiglia nuova e tutto questo è un ricordo di cui porteremo inciso nella memoria ogni secondo. Ecco magari non proprio ogni secondo, cercherò per esempio di dimenticare lo tsunami di…”emozioni” (che mi sembra un elegante eufemismo) che ha investito Maxi per le ore successive alla fine della festa. Però ormai era già lunedì e quindi non era più festa.

lunedì 24 febbraio 2014

Tanti auguri a noi

Ore 6:30 - la sveglia: dalla finestra entra la luce di una bellissima giornata di sole e l’aria frizzante delle mattine d’inverno. In casa si respira aria di festa. Le ante dell’armadio sono aperte per tenere appeso uno strano oggetto che al buio aveva un aspetto sinistro e invece alla luce del giorno è…meraviglioso! Doccia, colazione con mamma e papà come non capita mai, nemmeno per il mio compleanno. E c’è anche lo zio barbuto…facciamo colazione fino a mezzogiorno?

Ore 7.30 - arriva Willy…è uno dei tre uomini necessari perchè questa giornata abbia un senso. Un caffè, due chiacchiere e poi al lavoro. Lui lavora e io rido tanto, stamattina ho la ridarola...quella che ti viene il giorno del compito in classe di latino perchè non hai studiato e quindi tanto vale ridere! Rido così tanto che ho le lacrime agli occhi e lui si arrabbia. E ne avrà da arrabbiarsi perché avrò le lacrime agli occhi per tutto il resto della giornata…un fiume in piena!

Ore 9.30 - arriva Stefania poi arriva Federica. E' la giornata perfetta: le amiche, la mamma e tante risate. Arrivano fiori, suona il telefono. L’atmosfera è surreale. Tutti hanno un sacco di cose da fare, tutti hanno fretta ma io me ne starei qui in accappatoio, con le mie amiche, a giocare con i trucchi…

Ore 10.00 - arriva Giovanni, è ora di vestirsi e improvvisamente il riso mi si ferma in gola. E' il panico. No. Scherzavo, toglietemi il vestito, non riesco a respirare, non voglio…no no no no no…un attimo! Passa, ma per un secondo mi è davvero mancato il fiato, un’onda di vero panico. Allora non è uno scherzo, non stiamo giocano, è una cosa seria. Non mi viene più tanto da ridere… Poi mi guardo allo specchio e…oh mio dio…sono proprio io? E per non sbaglaire piango un po'.

Ore 10:45 - arriva Paolo, con un buffo cappello da capitano di fregata. Abbiamo riso davvero tanto. Voleva il vero cappello blu da autista d'antan ma ha trovato solo quello…e io trovo che sia l’autista più bello del mondo. In macchina raccontiamo barzellette e parliamo del traffico, ho sempre pensato che fosse un momento topico della vita e invece…sembra tutto così normale. Ma forse lo è, in fondo è un sabato mattina come tanti. O no?

Ore 11:00 - ci siamo. Ma qui casca l’asino. Ho pensato a tutto, ho studiato tutto, ho previsto tutto, tranne…l’ingresso alla piazza. Entriamo dalla parte sbagliata e io sono dalla parte sbagliata della macchina, esco verso il mercato, forse è un segno. Me ne vado? Troppo tardi, mi guardano...è tutto pronto: la passerella rossa che io volevo blu ma c'era solo rossa, Paola che mi aspetta per l’ultimo ritocco (e forse per l'ultimo spintone), Carlotta che è già pronta davanti alla porta: un trionfo di boccoli e di eleganza, è una bambola, oggi è la mia bambola, cammina davanti a me senza paura...

L’organo inizia a suonare, la porta si apre...ooohh quanta gente, io e papà prendiamo posto…siamo pronti. Siamo pronti?
48 passi verso il futuro.
Papà passa le consegne. Io ho paura, lui più di me.

Ore 11:30: sono la Signora Maxi e sono felice.

venerdì 14 febbraio 2014

L'insostenibile pesantezza del ma...

Tutti meritano un rinforzo positivo: aiuta la performance, solleva l’autostima, facilita i rapporti, semplifica i processi…bla bla bla. Tutta teoria.

Gli unici - le uniche - impegnate a distribuire rinforzi positivi sono le mamme, soprattutto le mammemedie 2.0, e più che soprattutto quelle over 40, ripiene di sensi di colpa, di vecchiaia incipiente, di stanchezza incoercibile, onnivore lettrici dei consigli di tate, allenatori, coach (che sembra la stessa cosa ma oggi non lo è più), nonne e maestre. E invece nella comunicazione tra adulti non è così. Il rinforzo è sempre e solo negativo ed è una moda imperante e fastidiosa, una sorta di riscatto di chi passa la giornata a dire ai figli quanto sono bravi e che poi si sfoga con i suoi pari, in un florilegio di ma, di però, di omissis.

Che barba, che noia!

Il marito.
Da quando smette di essere fidanzato inizia la lunga discesa verso la critica perfetta: “il riso è buono, però è un po’ salato e forse troppo cotto” - “questo taglio ti sta bene ma il colore ti invecchia però” (il rafforzativo ma-però, corretto in rosso a scuola, piace un sacco, rinforza il rinforzo negativo, aumenta il piacere della critica).

Il capo.
La lista degli omissis sul lavoro è infinita, per lo più si consegnano lavori di cui si perdono le tracce, tranne e solo tranne per averne il conto delle tragedie, spesso di grande sostanza: “però hai scritto gennaio con una n sola”.

La maestra.
La scuola è l’apoteosi del ma e del però: “suo figlio è bravo, però..” - “ha potenziale, ma” - “si è inserito bene, però…”

Le amiche.
Tra pari si rasenta la comicità. Ci si prende la propria dose di giustizia per tutti i riscontri mancati: “Com’era il ristorante?” Boh. “E’ piaciuta la ricetta che ti ho passato?” Boh. La vertigine si tocca quando il malcapitato consigliere chiede conto e ragione del consiglio (mai, mai per nessun motivo al mondo bisogna chiedere il riscontro che non è arrivato spontaneamente). La consigliata non aspetta altro per sfoderare la lista - gentile per carità - delle manchevolezze: “il ristorante era buono ma il cameriere ci ha servito dopo 22 minuti…” (22 minuti è un ma? Nemmeno il tempo per leggere il menù!) - “la ricetta era buona ma lo scalogno non c’entra…ho messo la rapa verde siberiana che ci sta mooolto meglio” (era una ricetta di Masterchef!).

Le altre mamme.
Il dialogo diabolico è l'ultimate resolution del potere della mamma 2.0: “la pediatra? ma ti dirò (superlativo assoluto del rinforzo negativo) ho dovuto chiamare 5 volte e quando è venuta non ha detto una parola, mi ha chiesto 200 euro e ha dato solo delle vitamine. Per fortuna avevo il numero di quella di X che invece è stata gentilissima” - “ho chiamato la pasticceria che mi hai consigliato, la torta era buona ma ho dovuto fargli io il disegno perchè non capiva niente. Per fortuna mi ha aiutato Y, se no li mandavo a stendere”

Per parafrasare un vecchio film: “sono troppo vecchia per queste sciocchezze”.

Abbasso i ma e i però.
Abbasso la competizione per il gusto di competere, i consigli, le recensioni, le opinioni, i compiti, i voti, le review, le pagelle.

Viva la gentilezza, la buona educazione, l’allegria e perché no anche un sano, leggero, rassicurante e sintetico GRAZIE.

lunedì 10 febbraio 2014

Tanti auguri a te

A te che hai compiuto 2 anni e che hai già dichiarato di averne "tre"

A te che mi hai messo a dura prova e che continui a farlo ogni giorno

A te che ci ho messo 18 mesi per volerti bene e adesso non ricordo più la mia vita senza di te

A te che tuo padre ha ancora una paura maledetta di guardarti negli occhi e perdercisi, di innamorarsi di te e non avere più scampo e rifugge il tuo sguardo con scientifica ansia

A te che sei prepotente e dispettosa e buffa e ridicola e...inaspettatamente timida

A te che sei dura come il marmo e in un attimo metti il broncio ma che nello stesso attimo sorridi biricchina e sorniona

A te che vai a nanna da sola abbracciata a una mia maglietta (con cui passeggi per la città) e a 8 bambole di dimensioni varie che abbracci materna e protettiva

A te che sei indipendente e curiosa ma poi cerchi sempre il modo di nasconderti tra le mie gambe

A te che hai scelto di non parlare all’asilo con le maestre e con i compagni ("pecchè NO"), che trascorri 8 ore della tua giornata in silenzio ascetico e strategico per poi esplodere in un’eruzione di parole a casa

A te che in 6 mesi sei passata dal silenzio alla chiacchiera senza perdere troppo tempo tra le paroline buffe dei bambini

A te che hai scoperchiato in un attimo tutte le nostre debolezze: la nanna nel lettone, le paroline da bebè che ci piacciono tanto, la vita in braccio alla mamma…tutti privilegi che un sistema di regole disciplinate di bravi genitori attempati e primipari ha negato a tuo fratello

A te che hai uno sguardo scrutatore e che con un’occhiata raduni il tuo gregge: noi e le tue “bbamble”, dobbiamo stare o andare dove dici tu e nell’ordine in cui dici tu

A te che il tuo primo pensiero è tuo fratello e il tuo ultimo è sempre tuo fratello ed è meraviglioso

A te che guardi avanti e sai già dove stai andando, scriciola e sicura

A te che ti nascondi dietro le tende urlando "NON C'E IO" scatenando una fibrillazione di emozioni che ci ferma il fiato, che ti assumi la responsabilità delle tue marachelle con un orgoglioso "IO" che rende difficile un serio momento educativo

A te che sei seconda e questo ti consente di vivere urlando "ANNCHE IO" e partecipare alla vita dei grandi

A te che sei minuscola e che hai invaso la nostra vita con una personalità gigante

A te che senza il tuo sorriso non potremmo più vivere

Buon compleanno bambina mia

mercoledì 5 febbraio 2014

Leggendo le riviste e facendo due calcoli...

Secondo gli esperti BISOGNEREBBE alzarsi presto per fare un po’ di esercizio fisico perché è l’orario migliore per riattivare il corpo e la mente, farsi una doccia fresca per purificare anche la pelle ed eliminare le tossine, lavare il viso con 7 prodotti diversi, usare il siero, la crema da giorno, il contorno occhi, la BB, CC DD EE FF cream nel tentativo di avere ancora 20 anni E NON svegliarsi all’ultimo minuto per correre soltanto in bagno a lavarsi come i gatti perché non c’è tempo per altra toilette.

Secondo gli esperti nutrizionisti BISOGNEREBBE fare una colazione ricca e sostanziosa, con frutta fresca, yogurt, marmellata e biscotti biologici, seduti a tavola con calma, E NON ingoiare un caffè mentre arriva l’ascensore.

Secondo gli esperti BISOGNEREBBE accompagnare i bambini in bicicletta o a piedi perché è più sano, meno inquinante, meno stressante E NON lanciarli dal finestrino dell’auto con il tasto eject perché ormai l’orologio morde la giugulare.

Secondo gli esperti BISOGNEREBBE fare un pranzo sano e bilanciato, biologico, vario, seduti con calma a tavola E NON trangugiare un panino di plastica alla scrivania mentre il capo spiega il progetto del secolo e il telefono non smette di squillare (perché in pausa pranzo il telefono squilla più che in qualsiasi altra ora).

Secondo gli esperti BISOGNEREBBE fare un quarto d’ora di pausa ogni due ore di lavoro al computer per salvaguardare gli occhi, la schiena, le gambe E NON rimanere in apnea per 8 ore perché altrimenti il capo ti rincorre con il forcone.

Secondo gli esperti BISOGNEREBBE tornare a casa a piedi oppure scendere alla fermata prima, salire a casa senza usare l’ascensore E NON correre con il sacco della spesa, la borsa che pesa una tonnellata perché ci sono dentro anche macchinine e biberon dimenticati, l’ombrello e la borsa del pranzo biologico e anche in ritardo perché la riunione è finita tardi.

Secondo le tate esperte BISOGNEREBBE arrivare a casa e chiudere lo stress fuori dalla porta, dedicando ai propri figli del tempo di qualità solo per loro E NON anche alla lavatrice, alla cena, alla casa devastata, alla nota dell’asilo che ha dovuto restituire la bambina in maniche corte perché nella sacca di emergenza c’è ancora lo stesso cambio di settembre…che figura!!

Sempre secondo le tate esperte BISOGNEREBBE resistere ai capricci del bambino, rimanere fermi sulla propria posizione, essere coerenti nei propri no, inginocchiarsi al loro livello, parlargli, cercare di capire il loro punto di vista, per tutto il tempo che occorre E NON cedere urlando come streghe o accendendo la tv perché le urla hanno esaurito le 5 sinapsi rimaste vive dopo la giornata di lavoro, lo shampoo del capo, la collega assente, lo sciopero dei mezzi e le mestruazioni più dolorose della storia delle tue ovaie!!

Secondo gli esperti BISOGNEREBBE andare a letto presto, perché il sonno prima della mezzanotte è il migliore, fare un bagno rilassante, lavarsi il viso con 7 prodotti diversi, usare la crema da notte, il siero, l'antirughe, il contorno occhi, il contorno labbra, il balsamo per le mani screpolate, il timo che fa bene ai bronchi, la crema per i talloni che di notte fa un effetto pazzesco, quella per le cuticole che se dormi con dei guanti di cotone hai delle mani da principessa E NON svenire mezza vestita e mezza no alla 1 dopo aver steso due nani e una lavatrice, caricato la lavapiatti, preparato per la colazione, riordinato le bollette e le sacche per la scuola del giorno dopo.

E' mai possibile? Leggere una rivista leggera è un attentato all'autostima e all'agenda di una donna 2.0. Per seguire le loro follie la giornata dovrebbe durare 48 ore, la casa avere una porta che dà direttamente in ufficio, una che dà direttamente all’esselunga, una alla scuola (meglio alla classe) dei bambini, avere a disposizione un personale di servizio che nemmeno allo Sheraton di Dubai ne hanno così tanto! Da domani leggo solo Topolino!

lunedì 3 febbraio 2014

L’amore ai tempi del piumone

Diciamo la verità: le donne si sposano solo per avere qualcuno che le scaldi i piedi di notte.

Quando ho conosciuto Maxi dormivamo stretti stretti. In vacanza bastava una brandina, una poltrona, una seggiolina, uno sgabello…tanto stavamo raggomitolati io e lui.

Dopo qualche tempo nella mia cameretta al lago è spuntato un lettone, anzi un lettino: un lettone-lettino a una piazza e mezza. Era moooolto più che sufficiente, ci amavamo così tanto che di quel lettone-lettino usavamo solo una metà…la SUA! Come tutte le donne innamorate dormivo incollata a lui ovviamente nel SUO lato del letto.

Quando sono passata da una cameretta a una casetta ho scoperto il piacere di allargarsi e ho comprato un letto matrimoniale. Matrimoniale sì, ma piccolo! Eravamo sposi novelli, il mio lato del letto era inutile! Dormivo stretta al mio maritino, sempre e solo nel SUO lato del letto e ovviamente..per tutta la notte!

Il letto era cresciuto ma il piumone era quello del lago, ancora sufficiente per coprire noi due innamorati vicini-vicini!

Sono passati gli anni, la mia pancia si è farcita e dormivo meglio seduta sul letto, circondata e appoggiata su tanti cuscini. Ho chiesto a Maxi di farsi più in là…ma poco, mi raccomando, non te ne andare lontano, continua a scaldarmi almeno i piedi!

Sono passati altri anni e la mia pancia si è farcita di nuovo: Micro è arrivata in inverno, faceva freddo e me la sono portata nel letto. Ho chiesto a Maxi di farsi più in là…ma proprio in là e stai attento perché c’è Micro, stai proprio là mi raccomando. Scaldami un piede solo!

Sono passati altri anni: Micro dorme nel suo letto dove vaga qua e là tra le sponde, Mini dorme nel suo letto dove si arrotola nelle coperte e io e Maxi nel nostro a cui ho cambiato materasso. Ne ho preso uno grande, grandissimo, enorme perché l’amore adesso ha bisogno di spazio: siamo cresciuti, sono aumentati gli anni, i chili e gli abitanti della casa. Ognuno di noi ha scoperto il “proprio lato del letto” in cui dorme benissimo. In realtà IO ho scoperto di avere un lato del letto.

Nel "proprio lato del letto" ci si gira e rigira e rigira, ci si copre e scopre, ci si alza senza chiedere permesso, senza sfilare un braccio o una gamba da sotto un poveretto addormentato tutto storto. E ho scoperto che…se ho freddo ai piedi mi metto i calzettoni, non sono belli ma funzionano...

Fino ad oggi però il piumone era rimasto lo stesso di quando dormivamo stretti stretti in un angolo del letto durante lunghe notti di sonno silenzioso e riposante. Oggi ci amiamo lo stesso ma dormiamo comodi comodi in un enorme lettone - o meglio, LUI dorme mentre io "faccio cose". Il lettone di oggi è affollato di nani, pupazzi, libri e giocattoli durante lunghe notti in cui il MIO lato del letto è movimentato da pipì, biberon, mal di pancia e incubi mentre il SUO rimane dedicato solo al sonno…solitario e indisturbato..

Sento che da qualche parte c'è un errore...ci penserò mentre nascondo le occhiaie con il correttore e vado a comprare un piumone gigante, così gigante da ospitare tutti e tutto sotto le sue piume!