lunedì 24 febbraio 2014

Tanti auguri a noi

Ore 6:30 - la sveglia: dalla finestra entra la luce di una bellissima giornata di sole e l’aria frizzante delle mattine d’inverno. In casa si respira aria di festa. Le ante dell’armadio sono aperte per tenere appeso uno strano oggetto che al buio aveva un aspetto sinistro e invece alla luce del giorno è…meraviglioso! Doccia, colazione con mamma e papà come non capita mai, nemmeno per il mio compleanno. E c’è anche lo zio barbuto…facciamo colazione fino a mezzogiorno?

Ore 7.30 - arriva Willy…è uno dei tre uomini necessari perchè questa giornata abbia un senso. Un caffè, due chiacchiere e poi al lavoro. Lui lavora e io rido tanto, stamattina ho la ridarola...quella che ti viene il giorno del compito in classe di latino perchè non hai studiato e quindi tanto vale ridere! Rido così tanto che ho le lacrime agli occhi e lui si arrabbia. E ne avrà da arrabbiarsi perché avrò le lacrime agli occhi per tutto il resto della giornata…un fiume in piena!

Ore 9.30 - arriva Stefania poi arriva Federica. E' la giornata perfetta: le amiche, la mamma e tante risate. Arrivano fiori, suona il telefono. L’atmosfera è surreale. Tutti hanno un sacco di cose da fare, tutti hanno fretta ma io me ne starei qui in accappatoio, con le mie amiche, a giocare con i trucchi…

Ore 10.00 - arriva Giovanni, è ora di vestirsi e improvvisamente il riso mi si ferma in gola. E' il panico. No. Scherzavo, toglietemi il vestito, non riesco a respirare, non voglio…no no no no no…un attimo! Passa, ma per un secondo mi è davvero mancato il fiato, un’onda di vero panico. Allora non è uno scherzo, non stiamo giocano, è una cosa seria. Non mi viene più tanto da ridere… Poi mi guardo allo specchio e…oh mio dio…sono proprio io? E per non sbaglaire piango un po'.

Ore 10:45 - arriva Paolo, con un buffo cappello da capitano di fregata. Abbiamo riso davvero tanto. Voleva il vero cappello blu da autista d'antan ma ha trovato solo quello…e io trovo che sia l’autista più bello del mondo. In macchina raccontiamo barzellette e parliamo del traffico, ho sempre pensato che fosse un momento topico della vita e invece…sembra tutto così normale. Ma forse lo è, in fondo è un sabato mattina come tanti. O no?

Ore 11:00 - ci siamo. Ma qui casca l’asino. Ho pensato a tutto, ho studiato tutto, ho previsto tutto, tranne…l’ingresso alla piazza. Entriamo dalla parte sbagliata e io sono dalla parte sbagliata della macchina, esco verso il mercato, forse è un segno. Me ne vado? Troppo tardi, mi guardano...è tutto pronto: la passerella rossa che io volevo blu ma c'era solo rossa, Paola che mi aspetta per l’ultimo ritocco (e forse per l'ultimo spintone), Carlotta che è già pronta davanti alla porta: un trionfo di boccoli e di eleganza, è una bambola, oggi è la mia bambola, cammina davanti a me senza paura...

L’organo inizia a suonare, la porta si apre...ooohh quanta gente, io e papà prendiamo posto…siamo pronti. Siamo pronti?
48 passi verso il futuro.
Papà passa le consegne. Io ho paura, lui più di me.

Ore 11:30: sono la Signora Maxi e sono felice.

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