martedì 26 agosto 2014

Nonostante tutto…le vacanze 2014


Le vacanze estive 2014 sembrano invernali: fa freddo e il sole è sfuggente. Niente Sicilia, niente Bernici, niente ferragosto a forma di capodanno. Un potenziale disastro che è diventato un successo.

Sì sì…vacanza ERA dormire fino alle 10, cuocere al sole fino alle 7, ballare fino alle 5! Era. Oggi ci vorrebbe una settimana per recuperarne un solo giorno. Vacanza era il mare caldo del sud, gli amici di sempre e il pesto di pistacchi. Quest'anno è stato un mare più a nord, gli amici di oggi e il pesto di basilico. Ed è stato un esperimento riuscito. Faticoso ma riuscito.

Io e i nani siamo stati il "faticoso", Maxi il "riuscito". Io molto assente, Maxi molto presente e i nani molto molesti.

Mini e Micro hanno dato libero sfogo alle loro personalità multiple: da Ronin a Cartesio passando da Quinto Fabio Massimo, da Spank a Paris Hilton passando da Anna Magnani! Rivolgersi a loro è stato un esercizio ardito.

Lui, freddo calcolatore, negozia e procrastina ogni momento della giornata: "preparati per andare al mare" richiede circa 30 minuti tra attese, pungolamenti, minacce, ricatti prima che inizi a pensare di andare in bagno a vestirsi per poi chiedere - ogni mattina - "dove sono le mie mutande?".

Lei, femmina vanesia, si cambia circa 3 volte al giorno, i suoi outfit richiedono almeno 20 minuti di prove e discussioni per spiegarle perché non può mettersi tutti i vestiti uno sull'altro.

Lui vuole sempre fare l'esatto contrario di quello che si sta per fare, salvo poi non volerlo interrompere: "andiamo al mare che hai la lezione di nuoto con il tuo amicostefano" (15 min di fiato parentale) - cui segue scena splatter di mammastrega che urla e necessaria negoziazione ONU. "Mamma, posso fare la lezione anche oggi pomeriggio, tiprego tiprego?" - che genera pensieri splatter in noi genitori affranti.

Lei, perfetta drama queen, inscena tragiche tragedie con litri di lacrime versate per un qualsiasi (anche cortese): "no amore non si fa" salvo accettare un secondo dopo garrula e sorridente di andare a vedere le onde grandi, in altalenanti e precoci crisi di PMS.

Lui disserta con suo padre degli accadimenti delle due guerre con particolare attenzione alle gesta della Marina Militare Italiana e dei suoi Ammiragli, ingoia lacrime di dolore per essere caduto rovinosamente davanti alla più bella bambina della spiaggia e si nasconde tra le mie gambe quando qualcuno gli chiede come si chiama. L'evento della sua estate è stato il morso di un'ape che lo ha devastato di dolore e spavento perchè "non mi ha mai punto un'ape."

Lei, microscopica mascotte della spiaggia dove si muove in autonomia perché "comunfue è grande", mi aiuta a stendere ma non mi passa le mollette "perché è piccola", mostra con orgoglio l'ombelico in cui abita Giulia - la bambinadellapancia - che tra una settimana compie un anno e ogni tanto fa la monella.
L'evento clou della sua estate è stata la "papramotta", una papera che ahimè è morta in una roggia vicino a casa. Secondo Micro è "motta" per aver mangiato un nocciolo di albicocca che "fa male ai denti". Ha quindi spiegato a tutte le papere di non mangiare i noccioli delle albicocche perché poi…"guardate la papramotta", in un inquietante miscuglio di un avvertimento e un accadimento. Il suo eloquio ardito e sconnesso, passa da congiuntivi corretti a declinazioni argute: "aprito" "salo io, salghi tu" "vieno" "dicilo tu, lo dicio io" di cui farcisce discorsi degni di un capo di stato.

Maxi ha indossato la divisa da super eroe e ha aiutato tutti a traghettare una vacanza iniziata male in un successo glorioso. La leggenda lo vuole sciupafemmine impenitente, torbido maschio latino con una donna in ogni porto, passionale latin lover senza dimora cui le donne cadono ai piedi sedotte dai suoi profondi occhi verdi, re delle notti d'estate, principe della rotonda sul mare, animatore di qualsiasi festa, motociclista solitario, pigrone e silenzioso personaggio, lontano anni luce da mogli bisognose, bebè mocciolosi e macchie di gelato…e invece…invece la verità è che Maxi è tutto quanto sopra e molto di più. Ma molto molto molto di più. La verità è che Maxi è un "bravo papà" e che nessuno lo costringe a esserlo…è proprio così.

Ha fatto innamorare le mamme e infuriare i papà della spiaggia, è stato da solo per giorni con i due nanetti, ha fatto il bagno nell'acqua alta con cozza e cozzetta avvinghiati al collo, li ha vestiti, cambiati e intrattenuti da solo finchè io sono rimasta fuori gioco e anche dopo. Ha giocato a unduetrestella, a nascondino e alle bambole. Si è innamorato di Micro e lei di lui e si sono persi in coccole e baci parlando della "bambolamobbida". Ha giocato a ping pong per ore perché Mini glielo ha chiesto. Ha applaudito Micro quando ha cantato a squarciagola la sua versione dell'inno di Mameli su un palco in piazzetta: "dov'è la vittoria che chiava di Roma, oddio la cherò…baba babam".

E io ho aspettato con pazienza di tornare in forma per andare a vedere quale estate meravigliosa i miei inquilini avevano apparecchiato per casa Maxi, nonostante tutto.

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