In queste settimane ho scritto e
riscritto appunti e bozze ma sono sempre stata assalita dai ladri di tempo. Attorno a me c'è immancabilmente
qualcuno che urla: “sai dov’è…?”, “chi ha spostato...?”, “dove hai messo…?”, “hai pagato…?”, “hai mandato…?” cui segue a ruota: “non
voglio questa cena, ne volevo un’altra”, “non voglio questa maglietta, volevo
quella rosa”, “non cercavo questa ma quella”, “perché questa è qui e non lì?”, “chi
ha toccato questo?”, con gran finale: “voglio guardare un cartone”, “voglio guardare la notizie”, “non voglio le notizie,
voglio due cartoni”, “non voglio lo sciroppo”, “voglio una brioche”…. Quando tutto questo fastidioso inquinamento acustico si ferma, la mammamedia raggiunge sui
gomiti la camera da letto, si svuota il cervello guardando vecchie puntate de “La
Tata” e si addormenta sognando di abitare nella mansion di Maxwell Sheffield
con sagace e risolutivo maggiordomo al seguito.
Il mondo e le giornate di una
mammamedia sono di continua ispirazione per un riflessione tra il serio e il faceto,
salvo che tra il cervello e le dita ci sono cozza&cozzetta, la mamma, il
marito, le amiche, il capo e la suocera (in quest’ ordine). Sono loro i “ladri
di tempo”, quelli su cui fior di professionisti costruiscono ore di corsi di
formazione, in cui insegnano tutte le teorie per gestirli: liste, precedenze, disciplina
per costringerli a mettersi in fila per 3 con resto di 2 - e che nella pratica
sono un’allegra massa disomogena, come le file dal macellaio.
Riassumendo: in questi giorni la mia vita si è popolata di:
1) mamme brontolone: non sanno, non capiscono, nessuno glielo ha
detto, hanno gli angoli della bocca all’ingiù, cercano un colpevole per
qualsiasi cosa, tutto è incomprensibile e complicato; mamme autoironiche: si guardano spennacchiate e incasinate, si riconoscono tra di loro e ci
ridono su; mamme natestanche per cui tutto è fatica, peso, noia, stanchezza
(anche stare sedute a chiacchierare tra mamme); mamme con il senso dello humor
che trovano tutto questo un bizzarro momento della vita che un giorno passerà e
mancherà tantissimo e avrà lasciato indietro un sacco di aneddoti da
raccontare
2) figli che si dividono, come le acque del Mar Rosso in “sonobravo
e saròbravo perché voglio un premio” e “urlo e urlerò sempre di più perchè non me ne può fregare di meno (e magari chiedo il premio lo stesso)
3) mariti che alle 20.00 diventano un tutt'uno con il divano, abbracciano
il cuscino e affogano la loro giornata nei meandri dell’informazione economica occulta (quella vera, mica quella che leggi sul giornale) su tutti i supporti possibili: il caro vecchio quotidiano, i social network sovversivi e i salotti in tv…perché
hanno lavorato tutto il giorno e meritano del tempo da dedicare ai loro
interessi (sic)
4) zucchero a chili perché “tizio” a scuola ha compiuto
gli anni e la sua mamma ha portato un quintale di caramelle: gommose, misteriose, coperte di zucchero, ripiene di zucchero e fatte di zucchero. I bambini in classe sono 24, si festeggiano compleanni ogni sempre e anche la nascita di decine di fratelli e sorelle e la materna si trasforma in una cascata di zucchero appiccicoso difficile da etirpare dalle gole profonde di nanidagiardino dai 2 ai 6 anni. E i dentisti prenotano il rogito per una villa a Maui.
5) fine settimana che sembrano percorsi dei Seals in cui la
mammamedia si divide tra le proprie necessità (porre rimedio a una ricrescita
nera - vabbè..ormai non proprio nera - su svariate parti del corpo dall'alto in
basso, prendere un caffè senza il capo che ti aspetta), le necessità della casa (una spesa previdente, una sistematina un po’
sensata e non isterica, un check alla lista delle cose (non) fatte della
settimana precedente e a quelle che non saranno fatte nella settimana che arriva, le necessità
dei bambini (che hanno diritto a uscire, riposare, incontrare gli amici, guardare un cartone in pigiama, giocare in camera loro, usare la bici, il
monopattino, la palla, il triciclo, il quod, vedere la nonna, giocare in
giardino, godersi un super sonnellino nel lettone, vedere gli animali della
fattoria, partecipare alla festa di….tutti i sabati e tutto alla stessa ora)
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