venerdì 31 ottobre 2014

Cozza, cozzetta e zecche varie

In queste settimane mi sono occupata:

  • di me - che non riesco a uscire da un fastidioso e antisociale acciacco che mi insegue dall’estate e della nuova alimentazione più o meno sana a cui mi costringe (più...quando unisco le sinapsi per il tempo sufficiente per essere sana; meno...quando è troppo tardi e per cena mangio in piedi 3 tortiglioni freddi conditi con succo di albicocca e un acino d'uca mangiucchiato)
  • dei nanidagiardino – al momento meglio conosciuti come cozza&cozzetta – e della loro routine autunnale:
    • copertura per aumentare le loro difese immunitarie nella pia speranza di ridurre l’impatto delle malattie invernali (assenze, mugugni e notti insonni): granuli, sciroppi e bustine da sciogliere (e occultare) due o tre volte al giorno con schemi triplicati tra mamma nonna e tata per non perdere nemmeno una goccia di questi rimedi taumaturgici che mi salveranno (mantra necessario per giustificare lo sforzo)
    • urla varie per ottenere il di cui sopra, per arginare la loro energia nucleare che esplode nei momenti meno opportuni, per riuscire a uscire di casa entro le 8.15...etc
    • sport in varia formazione: stesso posto stesso giorno orari diversi, posti diversi e giorni diversi stesso orario…io, la nonna, la tata...la triade ai blocchi di partenza per cambio sacca e bambino senza dimenticare il carro di vivande ristoratrici (che loro non dimenticano mai)
    • impegni sociali e parasociali (i 24 bambini delle loro classi compiono gli anni a 3 a 3 per settimana e distribuiscono tanto, troppo e inquietante zucchero che loro divorano schifando qualsiasi tentativo di cena sana), feste di compleanno, eventi e merende che iniziano a occupare strisciando le nostre agende 
  • della mia famiglia al terzo piano che ha sempre qualche tassa da pagare, qualche grana da risolvere, qualche impiccio da studiare (comunque pallido rimborso per un tataggio h24)
  • di manilabenedetta che l'estate scorsa è stata investita sulle strisce pedonali, è sana e salva ma merita giustizia e la giustizia richiede tempo
  • del mio lavoro che ogni tanto è al primo posto e ogni tanto all'ultimo…che ogni tanto merita i tacchi alti e ogni tanto i jeans, che ogni tanto fa ancora battere il cuore e ogni tanto lo fa…cadere, in un ottovolante isterico e imprevedibile di entusiasmi e voglia di fuggire
  • di Maxi che ha una pazienza infinita tra acciacchi, nani e impegni incrociati, che rifiuta sistematicamente e per religione di archiviare le bollette, di aprire la posta, di controllare un preventivo e di ascoltare le mie chiacchiere, che delega tutto ciò che riesce ma che prepara la colazione per tutti tutte le mattine (anche la domenica)
  • di uno zilione di altre piccole cose la cui somma fa un totale inquietante di zecche da rimuovere e di cui non si riesce mai a trovare la testa
Questa è la vera sfida di una mammamedia: riuscire a tenere tutte le "palle" in aria, come il più bravo dei giocolieri…senza che nessuna le cada in testa….OUCH! che male!! vado a prendere il ghiaccio perchè mi sono appena distratta un attimo!

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