mercoledì 14 gennaio 2015

In verità ti dico...

In una tranquilla serata da ragazzopadre (mentre la sottoscritta gozzovigliava con le amiche), durante la cena Micro si alza in piedi sulla sua sedia e annuncia assertiva e imperiale:
“Tu non sei il mio papà, sei SOLO il papà di Mini”

“Oh bella!” esclama il basito genitore, incapace di scegliere un pensiero fra i tanti e domanda cautamente: "E chi sarebbe il tuo papà?”

“Non te lo dico...” insiste la piccola imperatrice sempre più imperiosa nella sua affermazione, lasciando il ragazzopadre sempre più perplesso e aprendo una ridda di scenari tra il serio e il faceto.

[…pausa con effetto suspance...]

“...e non lo dico nemmeno alla mamma!” conclude vittoriosa la MiniAttila che vive a casa nostra, alta meno di un metro, con le mani sui fianchi e lo sguardo imperioso come il nome che porta.

Noi genitori - solidi nelle nostre certezze - abbiamo provato a lasciare cadere la delicata questione della sua provenienza, sperando se ne dimenticasse ma così non fu e la piccola malefica romanziera è tornata presto all'attacco dipanando una storia famigliare di fronte a cui il Libro Cuore è una raccolta di comics ma soprattutto sarebbe di grande interesse per i servizi sociali della zona.

Dunque vediamo:

Il suo vero padre si chiama “Telone”, “papàTelone” per l’esattezza, ed è Dottore in un circo spagnolo in giro per il mondo. Sua madre si chiama "Bea", “mammaBea”, anche lei Dottoressa del circo, che al momento vive a Londra con la sorellina, la “piccolaBea”. Quando sono a Milano abitano in Via Frua (chi conosce la zona a questo punto avrà pensato..."però!"), in una casa molto grande in cui possiamo andare anche noi ("se vogliamo") – “ma non adesso perché i suoi genitori non ci sono”.
Al momento il circo è in giro per il mondo e Micro non ha potuto seguire la tournè perché ha “delle cose importanti da fare a Milano”, motivo per il quale è ospite a casa nostra; va da sè che quando torneranno i suoi genitori andrà con loro in Via Frua e noi potremo andare a trovarla.

E fin qui è decisamente inquietante ma in realtà non è tutto, questo romanzo d'appendice si aggiunge al fatto che da più di un anno nella sua pancia vivono: una bambina di nome Giulia - che ha recentemente compiuto 6 anni - con la quale tutti noi siamo chiamati ad avere una relazione amicale e/o genitoriale con lei: sgridala è monella, ha la tosse, vuole un cioccolatino, non le piace la pasta... e da una settimana anche Ciro – il fratello di Giulia! No comment.

E se fin qui la storia strappa sorrisi a metà tra l’ammirazione incondizionata per la fervida fantasia e la scelta degli amici immaginari e lo stupore sospeso per il percorso complesso e arzigogolato con il quale ha costruito personaggi e luoghi, lei - parafrasando Rostand - in fin della licenza…lei tocca:

Liguria, ristorante mediamente popolato: “Eccolo, lui è il mio papà…guardate, lui è il papà Telone” – gelo al nostro e al tavolo dei nostri vicini con seguente risatina isterica degli astanti.
Lombardia, pianerottolo di casa con rimbombo nella tromba delle scale: “Micro, hai salutato il papà?” “Quello non è il mio papà, è il papà di Mini!”

Standing ovation

Quando tutta questa bolla si sgonfierà e lei non ricorderà di aver mai avuto personaggi immaginari popolare la sua testa e la sua pancia sarà diventata grande e noiosa come tutte le femmine ma fino ad allora tutti noi non vediamo l'ora di tornare a casa per ascoltare le ultime avventure di questa sua bizzarra para-famiglia.

to be continued...

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