In queste
settimane a casa Maxi si celebrano diversi "finali" e a breve diverse
"partenze"
Riflettendo
su questa coincidenza, mi suona in testa la canzone di Niccolò Fabi che parla
di inizi, finali e tempo di mezzo. In questi giorni ho la pancia in subbuglio e
l'agenda confusa e anche se lo so che sono loro i protagonisti, io mi sento
ancora tanto chiamata in causa.
…”ah si
vivesse solo di inizi, di eccitazioni da prima volta, quando tutto ti sorprende
[…]
Ho
iniziato l’avventura da mammamedia qualche anno fa (pochi) e da allora ogni
giorno ci sono state mille occasioni per iniziare o per finire qualcosa. Tutti
affrontiamo cambiamenti vari, mamme o no. Io ammetto di fare ancora fatica a
gestire il carico di emozioni di questa altalena (cui i nani aggiungono il
"giro della morte").
Quest'anno
si ripete per la seconda volta una cabala di arzigogolate coincidenze
scolastiche e un'agenda da prendere per le corna, come in tutte le famiglie in
cui i nanidagiardino hanno 3 anni scolastici di differenza. Per la
seconda volta da quando sono arrivati, i loro inizi e le loro conclusioni si
sono incrociate e hanno travolto me - perfetta mammamedia all'italiana con la
lacrima in tasca e le palpitazioni di ordinanza.
Alla mia
età i cambiamenti sono passaggi epocali; al momento la fine del nido e del
corso di acqua baby mi turba molto
Per 180
giorni della mia vita e della loro, io, Mini e Micro siamo rimasti abbrancicati,
accozzati, koalati immersi in 80 cm di acqua bollente, cantando “la bella
lavanderina”, “il girotondo”, sorridendo al “pacco bomba”. Tuffi, schizzi,
salti, giochi. Finito. Lo spogliatoio umido e caldissimo, la sacca pesante come
un masso, le merende spiaccicate. Fine. Il mio tempo privato con loro, uno alla
volta con i nostri riti, abitudini, sempre uguali e molto segrete. Fine. Le chiacchiere
con mamme di cui non so il nome, non so niente ma con le quali ho scambiato
confidenze da vere amiche. Fine. Fine di quel periodo di comporto in cui lo
sport è uno gioco da fare con la mamma. Stefania ha accolto in vasca due
infanti e me li restituisce due pesciolini. Mi mancherà da morire.
Il nido è
stato quel luogo sicuro e accogliente in cui tutto ha avuto inizio. In cui i
bambini sono accolti da maestre che sono ancora mamme. Quel luogo magico in cui
maestre, commesse e mamme e bambini sono tutti una grande famiglia colorata con
nomignoli buffi, abitudini tenere di ogni giorno. Assunta ha accolto Mini a 7
mesi con un sorriso che mi ha convinto che tutto sarebbe andato benissimo. Così
è stato. Mi mancherà.
Con Mini
è stato l’inizio di tutto, la partenza dello shuttle verso il nuovo pianeta,
verso la vita 2.0 dalla quale non si torna indietro. Il momento zero in cui
tutto comincia, tutti si preparano e tutto è nuovo. Con lui ho iniziato
"cose" che con lei concludo. Oggi il nido e il corso di nuoto. Due
momenti, due luoghi e una manciata di persone che custodirò nel cuore perchè mi
hanno accompagnato in questa avventura con un affetto senza il quale non ce
l'avrei fatta.
Quando
Mini ha compiuto 3 anni, le prime conclusioni però poi è nata Micro e la
giostra è ripartita. Ho fatto una specie di prova generale. Adesso
la cabala si ripete ma stavolta lascio indietro questi due "pezzi" di
storia, è ora di crescere sul serio.
Una
conclusione, come dice Fabi è per certo teatrale, è potente, è un’emozione che
si riesce quasi a toccare. Una partenza è una gioia, un'emozione che non
controlli, perchè non “ti appartiene ancora” e così sarà Settembre, pieno di
meravigliose e complicate partenze ma ora non ci voglio pensare, ora è il momento caldo dell'emozione teatrale, delle lacrime di mamma che ricorderò per sempre e me le voglio godere fino all'ultima goccia, come se fosse solo quel tempo di mezzo in cui "costruire".
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