giovedì 30 luglio 2015

BUONA MEDUSA A TUTTI

1.     Ho lavato tutte le bavaglie del nido. Sono uscita da quella casetta bassa immersa nel verde chiudendo la porta e archiviando un periodo davvero intenso e felice della mia vita 2.0, iniziato con diffidenza il 16 dicembre del 2009 con un fagottino di 7 mesi in braccio e nessuna intenzione di affidarlo in mano a chicchessia. Ero una paladina del progetto “nido a 6 mesi”…finché non mi hanno chiamato e sono andata a conoscere le maestre con lo sguardo a metà tra Maria Antonietta verso il patibolo e una tigre siberiana a cui tolgono il cucciolo. Il giorno dell’inserimento Assunta ha sorriso, Stefania mi ha lasciato acclimatare seduta su un materassone morbido con Mini tra le braccia, Laura e Chantal hanno continuato a lavorare con gli altri bambini e mi hanno lasciato studiare "il nemico" che era più amico di quanto sospettassi. Mi sono fidata e ho affidato Mini con un misto di emozione, paura, senso di colpa, ansia, orgoglio…tutto insieme. E’ stata un’esperienza di vita meravigliosa. Ho guardato Mini crescere indipendente da me e con l'arrivo di Micro ho consolidato rapporti, legami e abitudini, e ho avuto tempo per prepararmi alla separazione. Dopo 6 anni ho abbracciato Chantal piangendo calde lacrime (io nel dubbio…piango). Non è un addio ma un arrivederci…anche se tutti sappiamo che sarà complesso…nessuno aveva voglia di separarsi. Non posso più rimandare, sono uscita dal cancello pensando che…siamo cresciuti tutti!
2.     Ho lavato il cuscino e la coperta della materna. Sono uscita da quella casetta bassa immersa nel verse accostando la porta. Qui non è ancora il momento dei saluti, a settembre si ricomincia con Micro. Ho tempo per pensare al distacco da Carla, Antonella e il suo sax. Con loro Micro lavorerà tantissimo, ascolterà musica – da Beethoven a Nanni Svampa passando per i bersaglieri e Dolly Parton; ballerà musica country e imparerà che il mondo è una meravigliosa e complessa sfumatura di rosa. Mini è contento di passarle il testimone della classe "rubino", le lascia in eredità Achille e Federico. Per lui è come restare ancora per un po’ con i “suoi amici” e per me è un angolo di quiete in un anno carico di novità.
3.     Ho sbirciato dentro la scuola elementare facendo shopping compulsivo di tutto il materiale della lista che ci hanno consegnato al momento dell'arruolamento. E' una lista evidentemente stilata a totale uso e consumo delle mammemedie che soddisfano l’ammaliante richiamo della cancelleria – nessuna donna resiste davanti a uno scaffale pieno di piccoli oggetti colorati - placano l'ansia da novità pianificando per tempo e cominciano a familiarizzare con l'idea di entrare nel complicato comparto scuola. Ho raccolto il messaggio ringraziando la scuola per la lista perché tanto avrei comprato qualsiasi cosa in ogni caso, ho fatto il mio dovere di mammamedia, sono andata alla slunga e ho comprato tutto ma proprio tutto nella placida mollezza di Luglio: una soddisfazione quasi immorale!
4.     Ho iniziato i lavori di ristrutturazione della cameretta di Mini e Micro ma non li ho finiti e così io e le mie ossessioni dovremo fare i conti con il caos fino a settembre. Ho pescato la carta degli imprevisti che diceva: “l’elettricista arriva oggi, l’imbianchino a settembre”. Ho deciso di essere zen perché sono troppo stanca per oppormi e perchè tra tante cose fatte, un incompiuto ci vuole.
5.     Ho fatto le valigie: organizzate, ordinate, logiche, ossessive. Ho sicuramente dimenticato tutto l'assolutamente necessario e impacchettato tutto l'assolutamente inutile! E ho un passato da motociclista: ieri partivo con uno zaino, ora mi serve un truck Gondrand. Io sono comunque molto soddisfatta di avere messo via anche le mollette per i sacchetti dei biscotti. Maxi – l'ignaro ingegnere del bagagliaio perfetto – lo sarà un po’ meno ma…senza le mollette svedesi per i sacchetti dei biscotti...non parto! Maxi deve farsene una ragione.

Siamo sopravvissuti al Luglio più torrido del millennio, alla stanchezza e alla confusione tipiche della stagione. Ho salutato, celebrato, festeggiato, incoraggiato, organizzato, pianto, riso e chiacchierato. Pertanto, premesso quanto sopra, è giunto il momento di chiudere la baracca e l'agenda, lasciare andare la zavorra e...fare la medusa: farsi cullare dalla corrente e lasciare passare il tempo incosciente e leggera.

giovedì 16 luglio 2015

Quando sarò capo del mondo: addendum estivo

Breve lista (sempre più cialtrona) degli aggiustamenti da dare al mondo. La mia campagna elettorale è continua e costante e il passare del tempo porta consigli e idee per nuove leggi e decreti da emanare quando mi sarò incoronata capo del mondo:

  • severissima revisione del vocabolario. Conto di pubblicare una lista di parole da eliminare dal vocabolario e anche l’elenco delle ammende in caso qualcuno le utilizzi:
    • modulo - saranno eliminati tutti i moduli, la parola e il concetto di modulo e anche il verbo compilare. I moduli sono inutili, chiedono tutti le stesse cose per gli stessi enti che evidentemente non sono capaci di archiviare e condividere le informazioni, che quindi non sono così tanto importanti;
    • password - sarà obbligatorio usare un univoco generatore di password per tutto. Per fare qualsiasi cosa ci vuole una registrazione (e riecco che torna il modulo da compilare) e poi inventare una password. Ogni sito la vuole diversa, numeri, lettere, non questo non quello, non così non cosà...poi la dimentichi, perdi tempo, la devi rifare e perdi ancora tempo. Per fare una cosa per cui occorrevano 4 minuti ci metti 4 ore..e devi necessariamente essere super nerd;
    • privacy - parolona che tutto protegge e tutto espone. Non si può fare niente per la legge sulla privacy ma non posso scegliere se accettare o meno di condividere i miei dati, se non accetto non faccio…e di nuovo moduli da compilare;
    • che problema c’è (e tutta la sua famiglia di tranquilla e fìdati) - se te lo sottopongo vuol dire che per me è un problema. Sono tranquillissima ma se me lo ridici ti tiro un pugno: ho un problema che ho affidato a te perchè lo risolvessi. NON non dirmi di stare tranquilla, ascoltami e RISOLVI
    • ..... spazio per altre parole antipatiche
  • abolizione delle 12 settimane di pausa estiva scolastica - l’estate non ha senso, è complicata e costosa. La risoluzione dell’estate ha un costo (in termini di denaro, energia e sinapsi) inversamente proporzionale al suo beneficio. L'estate ha senso solo nell'età scolare quando è infinita, poi diventa un lavoro più impegnativo della gestione del bilancio di una nazione. Per altro si passa da 12 settimane di VACANZA a 2 settimane di FERIE senza passare dal via...trauma inutile. Aboliamo l'estate e non se ne parla più. L’estate oggi è faticosa e costosa per una mammamedia, occorre: personale, idee, strutture, denaro, tempo e comunque è uno strazio per tutti perché è un rattoppo nella maggior parte dei casi. La nuova estate sarà composta di 6 settimane di vacanza: da utilizzare al massimo in gruppi di 2 durante tutto l’anno. Questa è una manovra difficile da far passare - ma io sono il capo del mondo, non democratico per definizione. Però sono gentile, quindi...le 12 settimane di vacanza attuali possono essere considerate "sabbatiche" e formative degli studenti a patto che la famiglia dimostri di occuparle in attività interessanti e divertenti.
  • la settimana sarà strutturata con 3 giorni festivi e 4 lavorativi. Dei 3 festivi, 1 è sfalsato dal resto della famiglia, perchè sia dedicato a sé stessi, privato e intoccabile: dormire tutto il giorno, passeggiare, guardare un film romantico...tutte attività lecite mentre il resto della famiglia è al “lavoro”.
  • .....
Giusto alcuni punti di “governo”, per prepararmi alle inutli elezioni che vincerò per autoproclamazione, essendo personalmente d'accordo con me stessa.

lunedì 6 luglio 2015

Cronisti d'assalto o chiacchieratori da bar?

Il mondo pullula di portatori sani di informazioni (e di certezze): i sàponi, i saputelli, gli onniscienti, i saggi, i custodi dei segreti, quelli a cui wikileak fa un baffo, quelli che...lesannotutte!

Io sono la cugina di Pollyanna e la sorellastra di Heidi e ho uno spiccato, spiccatissimo gusto - puro gusto - della chiacchiera (se non si fosse capito), della libera circolazione della notizia (il pettegolezzo no, è come il junk food…buono ma tossico). Credo nella chiacchiera come unico dio sociale e che chiacchierare dei fatti propri e – ancora meglio – di quelli degli altri, sia un modo allegro per salvarsi dalla follia.

Purtroppo là fuori c'è una giungla, altro che caprette che fanno ciao. Là fuori c’è un esercito di chiacchieratori con il gusto della competizione, del war games, della corsa allo scoop.

Ho deciso che il sàpone si declina in precise categorie:

L’EGOCENTRICO: autoreferenziato e prepotente, cambia argomento e fa cadere la notizia: “Sonia si è sposata, che bello” “sì lo sapevo da settimane. Io ho trovato per terra 500 euro, questo sì che è bello!” Fa cadere dall’alto che sa già tutto, non dà dettagli, sposta l’argomento su di sé e ti lascia lì con lo sguardo perso delle mucche che guardano il treno.

L’ONNISCENTE: enciclopedico e preparato, un professore, un serial killer che se non lo fermi ti soffoca di dettagli: “Sonia si è sposata” “sì certo con Marco. Lui ha già due figli, Marina e Martino, nati prematuri entrambi e lui non li voleva e dopo la separazione lei vorrebbe cambiare casa ma lui non ne vuole sentire parlare, è un taccagno…e bla bla bla”. Per fermarlo lo devi picchiare altrimenti prosegue fino a 3 generazioni indietro di chiunque. Ti lascia esausto, con un carico di informazioni inutili che ovviamente spostano l’attenzione dal romantico matrimonio di Sonia il quale poverino richiederà almeno sei mesi per essere ripulito da questo strato di dettagli pulp.

L’ATTENDISTA STRATEGICO: non ti chiama, se ti chiama ti parla di tutto ma non di quello, aspetta…deve capire se sai. E’ quello del iononsosetusai e tu – che lo sai – sai anche che con lui la conversazione deve rimanere sempre sul pelo dell'acqua perché iolosomatunonsaicheioloso: “mi sa che ho la febbre come tutta milano” “anche tu sai che tutti hanno la febbre?”. Bisogna mantenere alta la guardia mai scivolare: “so che anche Rosa ha la febbre da una settimana” ecco….la miccia che aspettava: sì ma tu non sai che è andata la suocera ad aiutarla con i bambini e hanno litigato perché ha portato del cioccolato e bla bla bla…ecco che lui gode nel sotterrarti di notizie inutili.

IL TENNISTA: competitivo assoluto. A lui non importa la notizia, gli importa solo di possederla per primo e deve fare in modo che tutti lo sappiano. E' il solo depositario della notizia e vuole essere riconosciuto. Se caschi nella sua rete...è Wimbledon, finale con Mc Enroe:
“Giorgia aspetta un bambino”
“sì, lo so da settimane”
“io l’ho saputo appena l'ha scoperto”
“io sono stata la prima a cui l’ha detto"
"io l’avevo già capito”
“a me l’ha detto il giorno che ha fatto il test”
“io ero con lei quando ha fatto il test”
match point…arrenditiiii e invece no…
"io le ho consigliato di fare il test, l'abbiamo comprato insieme”
“ero con lei la sera prima, le dava fastidio l’odore del caffè, le ho detto subito che era incinta"
“ero con lei la settimana prima, aveva un ritardo di due giorni...era ovvio che fosse incinta
“l'avevo allarmata già il giorno precedente, di solito era puntuale, un giorno di ritardo era sospetto”
“la settimana precedente non aveva la solita faccia da pre-ciclo...gliel'avevo fatto notare”
Volè bassa e...si riparte:
“comunque è una femmina, me lo ha detto ieri”….e si ricomincia!
Per fermarli ci vuole una secchiata d’acqua gelata.

IL CORRETTORE: “Marina è stata investita a un incrocio” “non è stata investita, è stata tamponata, ed era una rotonda”…sgrunt.

L’INTERRUTTORE: “Marina ha avuto un incidente…” “è caduta di nuovo” “no aspetta…l’hanno tamponata” “aveva frenato di colpo” “no, aspetta stava svoltando” “ecco, la rotonda pericolosa vicino a casa” “no, aspetta era al supermercato” “sicuramente non ha fatto il cid, sarà stata di fretta” Mi arrendo: chiama Marina

L’IGNORANTE TRAVESTITO: “Amilcare ha comprato una macchina pazzesca” “non ci ho fatto caso” “ma se ieri aveva una 128 grigia e oggi ha un Hummer bianco grande come una villetta a due piani?” “non me ne ero accorto” in realtà sa un sacco di cose ma vuole la tua versione, vuole farti mostrare il fianco per poi prendere di colpo le redini e svelarti dettagli che nemmeno Amilcare sa.

IL SAPONE PURO: non conosce il fatto in presa diretta ma ne possiede tali e tante versioni che può raccontare la storia da mille punti di vista; con lui non hai scampo, nulla di ciò che dirai potrà aggiungere interesse…arrenditi e cerca di cambiare discorso.

IL BOSCAIOLO: non conosce emozione, solo il rumore dell’accetta: “il mio piccolino ha messo un dente” “non hai ancora visto niente, devono crescergliene 20” – “Susanna si è sposata Marco” “Marco? non sa cosa l’aspetta” STOP. Inquietante.

Chi come me chiacchiera per il gusto di chiacchierare, senza altro scopo che il puro relax, chi preferisce una sessione di chiacchierare a una puntata di Beautiful, si stanca facilmente e pensa...se dalle 9 alle 5 DEVO devo performare, sapere, dimostrare, dopo le 5 VOGLIO chiacchierare, voglio un mondo perfetto in cui le avventure di Sonia e di Amilcare sono solo un pretesto per fare “rete”: “Giorgia aspetta un bambino?” “ma dai, che bella notizia...andiamo al cinema?” PUNTO  -  “Hai visto la nuova macchina di Amilcare? “sì, è enorme…come farà a parcheggiare! Ahahah Pizza e birra?" PUNTO


Forse è più facile volere un Lucano!