martedì 24 novembre 2015

TIC TAC......TICTAC......TIICTAAC

Ore 7:00 - la sveglia. E’ l’alba di un nuovo giorno, ma quale? Ah sì, uno qualunque.
Ho così tanto tempo davanti prima di uscire, che rimango a letto qualche minuto per richiamare all’appello tutte le parti del mio corpo che è imprescindibile si sveglino (soprattutto il numero sindacale minimo di sinapsi che occorrono per ricordare i fondamentali della vita: es. il perché sia necessario uscire dalle coperte calde). Rapido check ai messaggi volati nell'etere di notte, alla to do list della giornata poi…lo faccio: mi alzo e c’è ancora una quantità di tempo infinita, sono le 7:05

Prime timide azioni da veglia: bagno, toeletta di base; cucina, dove la tavola è già sapientemente armata per la colazione da ieri sera, luci, radio e saluti a Maxi che già addenta il suo biscotto preferito scorrendo i cinguettiii della rassegna stampa internazionale mentre radio deejay scandisce il tempo tra battute e musica e segnale orario. La perfezione, la sveglia delle pubblicità e c’è ancora una quantità di tempo infinita, qui “va tutto incredibilmente bene” dichiara Trio Medusa. E' vero e tutto è meraviglioso.

Alle 7.20 entro in camera dei nanidagiardino. C’è profumo di bebè, di buono. Busso delicatamente alla loro porta, sussurro i loro nomi dolcemente, li sveglio come faceva mia nonna con me: piano piano. “Buongiorno bambini, buongiorno buongiorno per tutto il giorno”. Alzo la tapparella, la luce entra piano piano a portare il giorno nella loro notte. Li guardo aprire gli occhi, piccoli paffuti bebè che dormono abbracciati alle loro “nanne”, sono meravigliosi, li bacio e li adoro e vorrei poter passare la giornata a tenerli tra le braccia. Loro aprono un occhio, poi l’altro e poi…CCRAAACCK è finita la magia: ringhiano, soffiano, scalciano, mugugnano, emettono suoni gutturali non umani, si nascondono sotto le coperte, mi mandano al diavolo, dalle loro gole escono grida più o meno rauche, soffocate dal cuscino e dal piumone, la pallina ha cominciato la sua discesa, il piano si è inclinato ed è irreversibile: io mi riprendo, li detesto, sono due esseri immondi, non vedo l’ora di andare in ufficio, accendo la luce - potente e brutale - gli tolgo le coperte, loro scalciano ancora e io….ME NE VADO. Sono già stremata e sono le 7.32!

MA io sono zen. Recupero la calma: io voglio bene ai miei bambini, è solo mattina ed è difficile per tutti ma io sono brava e organizzata, sono la mammamedia meno media del mondo, praticamente in odore di perfezione. Ho preparato tutto la sera prima…ho preparato? (forse sì, forse no, non me lo ricordo ma ricordo che avevo pensato che avrei dovuto farlo quindi forse l’ho fatto…no, porcaccia, non l’ho fatto, ma io so tutto, so dove sono le cose quindi recupero mutande, canottiere per tutti e due e li precedo in bagno da dove inizia la nenia in un crescendo da opera: “cirillini miei adorati, bambini belli in piedi, bambini è tardi, ragazzi forza, su coraggio, dai, Mini e Micro forza, allora, vi muoveteee, ehi voiduecoseinutili mangiapaneatradimento, parassiti della società muoveteviiiiiii, giù dalle brande o vi rovescio un secchio d’acqua in testa”.

Sono le 7.43. Keep calm and respira. C’è ancora tanto tempo, però a questo punto essere zen è una scelta e io VOGLIO essere zen, giuro. Ho ancora tempo, sono già vestita, pronta, mi mancano gli accessori. Ecco, gli accessori…potrei mettere quelle scarpe con il tacco che mi stanno tanto bene, potrei mettere quella BB cream che Clio pubblicizza tanto, e poi gli orecchini..con questa maglia ho degli orecchini perfetti:

“...MAMMAAAAAAA dove sono le mutande?”
“Mini, che domanda è? Te le ho portate in bagno, sono sul bordo della vasca”
“Non le vedooo vado a prendere un altro paio”
“Nooo dove diavolo vai tutto nudo che fa un freddo porco, resta qui in bagno, eccoti le mutande”
“…MAMMAAAAA non mi piace questa maglietta, voglio quella di minnie, quella che è un pigiama ma io la voglio mettere lo stesso per farla vedere alla giulia”
“Ma cosa ti viene in mente?” – tic tac sono le 7.53 – “Ieri sera abbiamo preparato i tuoi vestiti per te che sei una gallinamatta, perché mi fai passare le forche caudine per scegliere le cose e poi al mattino finisce sempre che cambi tutto? E tu? Da dove arrivi vestito così? Ti avevo messo i jeans puliti in bagno”
“Ah sì li ho visti ma pensavo fossero quelli di ieri e allora li ho messi a lavare”…..AARRRGH

Sono le 7.59, il tè si è raffreddato, io ho una calza sì e una no, una maglietta bianca che preludeva a una maglia perfetta invece infilo un maglione dimenticato sulla sponda del letto, mi devo ricordare qualcosa che adesso ho dimenticato, Mini non vuole la merenda che gli ho preparato e si arrampica per cercare qualcos’altro che gli piace di più e che non trova. Micro vuole portare a scuola 6 peluche di cui un cane su cui sta a cavalcioni e convincerla che non è d’uopo è un trattato più consono a Barak Obama che a me alle 8 del mattino.

Sono le 8.07, non trovo i guanti nel cassetto dei guanti, dove cavolo ho spostato i guanti nei miei deliri di riordino? Avevo in mano una calza ma adesso non so più dove l’ho appoggiata, gli orecchini li metterò nel 2020, le scarpe che volevo rimangono nella scatola in favore di un paio nero che è sempre tra i piedi, lampeggia il telefono, porca mucca, è l'avviso, ho dimenticato di prelevare per la rappresentante di classe, Micro non vuole fare colazione se io non mi siedo vicino a lei, Mini è sparito perché “doveva fare una cosa” E’ ORA DI USCIREEEEE

Mini mi chiede che giorno è e mi comunica che IO ho dimenticato di mettergli nello zaino il quaderno giallo, usciamo, piove e lui - da dentro una pozzanghera - dice: “mamma ho i piedi bagnati, non mi hai detto di mettere le scarpe da pioggia” ZOTT

A che ora sono le 21.00?

Perchè l’orologio di una mammamedia viaggia a velocità discontinue, coprendo fusi orari diversi e la to do list invece di ridursi si moltiplica con un algoritmo inversamente proporzionale alla velocità con cui la mamma la spunta?


Ma ci penserò domani, in fondo “domani è un altro giorno” (uguale a questo)

Nessun commento:

Posta un commento