giovedì 3 dicembre 2015

L'irrinunciabile pesantezza della moda d'inverno

Quando a ottobre la mammamedia fa il cambio degli armadi ritrova con gioia gli accessori per il grande freddo che aveva dimenticato obnubilata dal grande caldo.

Quando nelle vetrine compaiono i manichini vestiti di lana, alla donnamedia  brillano gli occhi, non vede l’ora di indossare quel cappotto che ha comprato ad agosto.

Quando i giornali si riempiono di fotografie ammiccanti di meravigliose modelle avvolte di abiti in lana, la carta di credito del maritomedio trema di paura dentro il portafoglio.

Per una donnamedia inverno = accessori. Tanti, colorati, alla moda. Per un uomomedio inverno = felpa. Di solito 2: con il cappuccio, senza cappuccio, declinata in 2 colori, 2 modelli e magari anche no! Mentre noi no...la donnamedia tocca la felicità vera quando compra accessori per l'inverno. Perchè non è importante l'outfit ma il suo accessorio.

Guanti: almeno un milione. Senza dita, lunghi, corti, di lana, di camoscio, di pile, antipioggia, eleganti, sportivi, divertenti, da sera, da giorno. Ho quelli seri perfetti per andare al lavoro, stanno benissimo con il tailleur, poi ne ho un paio di lana senza le dita ma con i brillantini, e anche uno che fa riderissimo con una renna sul dorso e il naso rosso che spunta sulle nocche. Irrinunciabile.

E così la donnamedia si ritrova di anno in anno un cassetto di guanti che sembra più una bancarella che un cassetto.

Sciarpe e cappelli. Non si può fare a meno delle sciarpe, le adoooro! Ne ho presa una nuova in un negozio vicino all'ufficio bellissima, enorme; la signorina (che tutto sa e non sbaglia mai) ha detto che mi sta benissimo e che la posso usare come sciarpa, scialle o coperta, quindi ho fatto un affare! Poi quella tubolare, comodissima, caldissima e tiene lontano torcicollo e cervicale – che poi divento noiosa e sto a letto a piangere e sono inutile, quindi ho fatto bene a comprarla – e poi una di pelliccia sintetica bianca, irrinunciabile nel grigio inverno. Sì è vero si macchia con il fondotinta che ho comprato perché lo ha detto Clio ma poi la lavo con un detersivo nuovo che ho visto in tv (perché la vera donnamedia ha una risposta per tutto, soprattutto per giustificare lo shopping compulsivo).

E così la scatola delle sciarpe di una donnamedia si riempie: pashime a tinta unita, sciarponi di lana, di pile, di pelo, lunghi e corti e perché no anche i ponci: da mettere sopra il golf, la giacca e magari anche il giaccone perché sono colorati, con il cappuccio o senza, lunghi o corti, sottili o pesanti e i cappelli..non si contano finché non resta altro da fare se non correre da Ikea a comprare un’altra scatola. Inevitabile.

Le scarpe. Se l’estate è uno sfoggio di infradito, l’inverno è lo stivale. E’ un match made in heaven, non è inverno senza gli stivali. Se però in una scatola da scarpe di stanno comodamente almeno 3 infradito, l’intera scarpiera non contiene più di 2 scatole di stivali. Solo 2 stivali? Fuori discussione, mi servono alti, bassi, neri, marroni, con il pelo, senza il pelo, di cuoio, da pioggia, da sera, da giorno.

E così le scatole degli stivali vengono stoccate in qualsiasi armadio della casa a scapito della scorta dell’acqua frizzante (e per lo più di nascosto dal maritomedio che quando vede una scatola di stivali dà in escandescenza: sì è vero è nero di camoscio come l’altro…che poi….non è proprio uguale: questo ha un po’ di tacco mentre l’altro è proprio piatto! Sì esatto 3 cm di zeppa interna che da fuori non si vede…e allora? Se non la smetti ti dico come è finita la partita che hai registrato e che vuoi vedere stasera sul divano in silenzio).

E giacconi, cappotti, pellicce, golf, maglioni...l'apoteosi dello shopping

E poi finalmente arriva il Generale Inverno.

E la donnamedia è felice.

E poi suona la sveglia alle 7 e la donnamedia non è più felice: non basta più un’ora per essere pronta! Le calze fashion, i pantaloni tecnici ma eleganti, gli stivali senza zip, la maglia della salute che fascia come un guanto, scalda come un termosifone ma sembra un sexy babydoll, la maglia con le paillette che cambiano colore, il maglione svasato che ti avvolge come uno scialle, il collo di pelliccia, il cappello anni ’80 che è tornato di moda, i guanti di lana che stanno benissimo con i pantaloni, il giaccone tecnico che sembra estivo ma non lo è, la borsa a tracolla, la borsa termica con il pranzo e il bicchierone di smoothie (il frullato oggi è out), proprio quello che ha visto su una rivista, lo aveva in mano Carrie Bradshaw e lei lo ha comprato perché si sentiva molto diva (e che nessuno le faccia la paternale sulla vacuità delle immagini patinate dei giornali, perché Carrie Bradshaw è il suo faro nella notte e il fatto che non esista non è un suo problema così come non lo è che Sarah Jessica Parker giri per New York in pantofole e pantaloni della tuta).

TUTTO MOLTIPLICATO PER TRE: LEI E 2 NANIDAGIARDINO (normalmente riottosi al mattino)

E lei esce tutte le mattine ormai bardata come l’omino Michelin, trascinando due mini omini Michelin, per consegnare i quali suda sette camicie: sali, scendi, tira, piega, spoglia (scarpe, giaccone, felpa, cappello, sciarpa, guanti), rivesti e scappa con il trucco che cola, i capelli a forma di cappello (eh certo perché lei mica si sveste, ci mancherebbe), due zamponi dentro gli stivali e il fiatone perché tutto questo outfit invernale pesa almeno 3 kg!


Eh certo…sul manichino facevano tutt’altra figura! Il fatto che il manichino fosse nudo con indosso solo il meraviglioso poncio di lana che lei oggi indossa sopra almeno altri 6 strati; il fatto che la modella sulla rivista indossasse gli stivali con il pelo abbinati al bikini con cui sta prendendo il sole al bordo di una piscina riscaldata in una spa in Colorado e che avesse 20 anni e fosse in posa e non di corsa dietro l’autobus…ecco, alla donnamedia questo non era sovvenuto al momento degli acquisti. 

Lei ha bisogno dello shopping compulsivo per sentirsi ancora teen pur avendo tanta voglia di uscire di casa con la stessa maglietta e leggings con cui passa il battitappeto cantando Pupo a squarciagola!